Tecnologie per la Protezione Ambientale

Bonifiche ambientali: centrale il ruolo dei chimici

Strategie di End of Waste, rifiuti ecotossici, ricerca e analisi degli idrocarburi (leggeri e pesanti) nei suoli contaminati. Di questo e di altro si è parlato a un convegno al REMTECH 2018, dove si è ribadita la professionalità del chimico nelle bonifiche ambientali.

Allo scorso Remtech la Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici, in collaborazione con l’Ordine Interprovinciale dei Chimici e dei Fisici dell’Emilia-Romagna, ha organizzato un convegno per approfondire il ruolo e le competenze professionali dei chimici per la tutela dell’ambiente e delle bonifiche.

“I chimici”, sottolinea Nausicaa Orlandi, Presindente della Federazione, “hanno un ruolo determinante per assicurare processi di bonifica efficienti ed efficaci. Si tratta di aspetti delicati che sono parte della deontologia di ogni chimico e che sono stati ancora di più rafforzati dalla recente Legge Lorenzin ,che ha portato i chimici ad essere non più solo una professione tecnica, ma anche sanitaria”.

 

Strategie di End of Waste

Fra i vari temi, è stato sviluppato il concetto di “End of Waste”, ovvero la cessazione delle caratteristiche di rifiuto. Entro la fine del 2018, infatti, si attende l’emendamento dell’art 184 Ter a causa di una sentenza del Consiglio di Stato che il 28/2/2018 ha messo in crisi le autorizzazioni che potevano risanare i terreni e i sedimenti contaminati ed ottenere appunto degli End of Waste. La sentenza ha reso illegittime tutte le attuali possibilità di economia circolare attuabili sul mondo delle matrici terrose. Sono stati illustrati alcuni esempi di applicazione delle strategie di End of Waste su terreni derivanti da attività di bonifica e sedimenti derivanti dalla attività di manutenzione dei corpi idrici superficiali.

 

Rifiuti ecotossici: si evolve la normativa

Il Regolamento (UE) 2017/997, che fornisce criteri validi in tutta la Ue per la valutazione della caratteristica di pericolo HP14 “ecotossico” dei rifiuti, costituisce un’evoluzione normativa rilevante ai fini della coerenza della tutela dell’ambiente in Europa. Un regolamento spartiacque che ha permesso di armonizzare criteri e obblighi fra i vari stati membri, fornendo una risposta omogenea in linea con il quadro normativo di classificazione dei rifiuti che appare indirizzato alla coerenza tra la classificazione dei rifiuti e delle materie prime, funzionale a un’implementazione armonica dei principi di “economia circolare”.

 

Idrocarburi leggeri e pesanti

È stato inoltre affrontato il complesso argomento della ricerca degli idrocarburi nei suoli contaminati. Questo aspetto rappresenta un problema da diversi anni, sia dal punto di vista analitico sia da quello dell’interpretazione del dato e quindi della valutazione per il rilascio delle aree.

Ulteriore difficoltà è data dal fatto che le due tipologie di idrocarburi, leggeri e pesanti, rendono necessario un approccio diverso già all’atto del campionamento. Le metodiche analitiche hanno richiesto diversi aggiustamenti e l’adeguamento tecnologico ai limiti di legge sempre più stringenti, appare difficoltoso. Molti interrogativi restano aperti e necessitano di un continuo confronto tra le figure professionali coinvolte.

 

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