Scambiatori di Calore

Bruno Fierro (Cannon) alla guida di UCC

UCC, l’Associazione Costruttori Caldareria aderente ad ANIMA, ha un nuovo Presidente: si tratta di Bruno Fierro. Il settore, che rappresenta un’eccellenza del nostro Made in Italy,  occupa circa 25.200 addetti per un fatturato di oltre 3.000 milioni di euro e una quota export/produzione del 50%.

Il Consiglio di UCC, costruttori della caldareria, ha scelto Bruno Fierro come Presidente. Rimarrà in carica fino al 2018. Sono stati eletti anche Federico Cattaneo (S.E.A.) come consigliere tesoriere e Giulio Pontiggia (S.T.F.) e Simone Baietta (Tenaris) come Vicepresidenti.
Bruno Fierro è Amministratore Delegato di Cannon Bono Sistemi Spa, Amministratore di Cannon Bono Energia SpA e Marketing & Communication Director di Cannon Spa. Fierro è ingegnere chimico e già consigliere dell’Italian Biomass Association.
Il neoPresidente Fierro ha ben in chiaro i prossimi passi da fare, in piena continuità con la presidenza precedente.
“Ho intenzione di dare un ruolo centrale al business impostando l’associazione come un veicolo utile alla crescita dei soci. Internazionalizzazione, globalizzazione e fare squadra non sono solo concetti importanti ma l’obiettivo di UCC per il prossimo triennio. Oggi l’attività dell’associazione è fiorente su temi tecnici e di aggiornamento normativo. Vogliamo affiancare una ricca e approfondita azione che abbia come focus il business per le aziende. Una delle vie per aumentare il peso politico dell’associazione e, quindi, la possibilità di essere più incisivi come comparto industriale, è offrire un servizio diversificato. Come si fa? Lavorando molto sulle fiere di settore nei paesi obiettivo, permettendo il confronto tra le imprese, facendo sistema. Saluto anche l’ingresso di due  nuovi consiglieri UCC, che testimoniano il rinnovato interesse del comparto nella funzione dell’Associazione”.

Un settore trainante del Made in Italy
UCC – Associazione Costruttori Caldareria – aderisce ad ANIMA dal 1950. L’Associazione raggruppa i Costruttori e le Società italiane che operano nel vasto settore dei pressure equipment, dalla progettazione alla produzione.
Grandi serbatoi montati in cantiere, apparecchi a pressione, apparecchi semplici a pressione, caldaie a tubi d’acqua e di fumo, tubazioni e condotte forzate, scambiatori di calore alcune delle produzioni tipiche del comparto rappresentato da UCC.
Qualche giorno fa era stata presentata da UCC/ANIMA una pubblicazione importante. Si tratta deI libro bianco della caldareria, che fotografa un settore che, pur nella congiuntura globale negativa e le sanzioni verso Iran e Russia, dimostra un andamento economico-finanziario solido.
L’occupazione non è in calo, grazie al trend positivo della produzione che nel 2016 registra un +1,5%, raggiungendo i 3 miliardi circa. L’export è a quota 52%, confermandosi la chiave di volta della crescita del settore, che occupa 25.000 addetti.
Più del 45% del valore esportato è stato destinato ai paesi dell’Unione Europea, in particolare Germania, Francia e Regno Unito. Molto interessante la quota destinata ai paesi asiatici (26,2%), in particolare verso Arabia Saudita, Vietnam, Corea del Sud e Cina.
Degno di nota anche il valore esportato verso i paesi del Nord America (8,9%), soprattutto verso gli Stati Uniti, dove nel 2015 le esportazioni sono aumentate dal valore di 97,6 milioni di euro nel 2014 a quasi 119 milioni di euro (+21,6%). Le aziende della caldareria spiccano per una forte vocazione internazionale, una decisa specializzazione ed una marcata differenziazione da cui conseguono notevoli vantaggi competitivi.

Una situazione positiva
Il settore della caldareria è costituito da tutti i costruttori e le società italiane che operano nel vasto settore delle attrezzature in pressione. Le imprese considerate offrono i propri prodotti ad una pluralità di imprese che occupano i settori più diversi: Oil and Gas, chimico, petrolchimico, farmaceutico, energia e ambiente, food and beverage, siderurgico. Le applicazioni sono le più varie, dal caseificio familiare al gestore di centrali nucleari. Con riferimento alla distribuzione geografica delle imprese del settore si nota l’ampia distribuzione sul territorio nazionale. Si verifica un’importante presenza al nord ed in particolare in Lombardia (59%).
Il libro bianco delinea anche un’analisi di tipo finanziario per valutare la performance economica e l’adeguatezza della struttura finanziaria delle imprese dal 2009 al 2014. I dati sono stati impiegati per la valutazione di indicatori quali la redditività, l’efficienza della gestione, la dinamica degli investimenti, la solidità del settore e per ricavare indicazioni importanti sullo stato di salute del settore e sulle dinamiche degli investimenti.
Le imprese del comparto presentano in media una situazione incoraggiante dal punto di vista della liquidità: i valori medi degli indici di liquidità e di disponibilità sono migliorati dopo il 2011e i valori raggiunti nel 2014 sono migliori di quelli di inizio periodo. Si tratta di due indici che sintetizzano la capacità di coprire le passività a breve termine con l’attivo circolante.

www.anima.it/ass/ucc

Bruno Fierro, nuovo Presidente di UCC

 

 

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