Industria Farmaceutica

Innovazione nel trattamento della dermatite atopica

di Gabriele Modini

La dermatite atopica è una patologia infiammatoria cronica che colpisce la cute del viso e del corpo di neonati, bambini e adulti. Qui una foto tipica di una persona che ne è affetta.

Considerata fino a poco tempo fa, una malattia prevalentemente dei bambini con tendenza a scomparire con l’avanzare dell’età, si sta invece affermando come patologia che può persistere o avere insorgenza nell’età adulta. Nelle forme moderate-gravi, è caratterizzata da lesioni che possono coprire la maggior parte del corpo, spesso accompagnate da secchezza, ferite essudanti e prurito intenso e persistente, uno dei sintomi più difficile da sopportare per i pazienti. Viene compromessa pesantemente la qualità di vita dei pazienti, con disturbi del sonno e un aumento di sintomi di ansia e depressione. Si è recentemente compreso come la dermatite atopica non sia solo una malattia cutanea: le lesioni sulla pelle, tipiche della dermatite atopica, infatti, sono solo la manifestazione visibile di un’infiammazione di tipo allergico e immunomediato sottostante. Il “difetto di barriera epidermica”, inoltre, è spesso solo il punto di inizio di quella che viene definita “marcia atopica”: la correlazione e l’occorrenza conseguente o simultanea tra diverse malattie atopiche, come l’asma, la rinite allergica, allergie alimentari, ecc.

 

I sintomi

La dermatite atopica può manifestarsi in modi diversi. Sintomi tipici sono: arrossamento, prurito intenso e persistente, desquamazione e lesioni cutanee, a volte accompagnate da essudazione superficiale e infezioni. Nei primi anni di vita sono prevalentemente colpite le zone delle guance e del mento, la piega del collo, le braccia e le gambe. Dopo il primo anno di età la dermatite atopica interessa maggiormente il volto, le mani, le pieghe dei gomiti e delle ginocchia.

Nell’età adulta, interessa specialmente le regioni palpebrali e periorale, il collo e le mani, dove è aggravata dal contatto con sostanze irritanti. Il prurito è uno dei sintomi più invalidanti della dermatite atopica: spesso persistente e incontrollabile, provoca nella persona un bisogno continuo di grattarsi, con conseguenti escoriazioni, lesioni, sanguinamento, ispessimento della pelle e infezioni.

Ecco, nel dettaglio, alcuni dati sulla qualità di vita da un recente studio[i]:

  • nell’86% dei casi, i pazienti con dermatite atopica grave hanno riportato sintomi di prurito tutti i giorni;
  • il 61% dei pazienti con dermatite atopica moderata-grave ha riportato una severità del prurito di intensità tale da essere insopportabile;
  • il 55% dei pazienti ha riportato un sonno disturbato per 5 o più giorni a settimana;
  • per il 44% dei pazienti con dermatite atopica grave la propria vita sociale e ricreativa risulta compromessa;
  • più del 50% degli adulti con DA ha riportato sintomi di depressione e/o ansia.

Circa la metà dei pazienti presenta problemi di produttività lavorativa o assenteismo proprio a causa dello stress correlato alla malattia. È anche importante notare che i pazienti vanno più frequentemente incontro a incidenti di varia natura o infortuni lavorativi.

La diagnosi, che va eseguita da un dermatologo esperto, deve comunque essere molto accurata, perché in alcuni individui la dermatite atopica può essere confusa con altre patologie, come scabbia, micosi o linfomi cutanei; in questi casi è necessario procedere a diagnosi differenziali talvolta complesse e indagini diagnostiche strumentali quali la biopsia cutanea.

La dermatite atopica è una tra le condizioni dermatologiche più diffuse e problematiche nei Paesi industrializzati: colpisce il 5-20% dei bambini e il 5-8% degli adulti. Nel 40-60% dei casi tende a scomparire durante l’adolescenza, ma si possono anche avere recidive oppure una prima comparsa della malattia in età adulta (33%).

 

Una terapia risolutiva

E’ oggi disponibile in Italia dupilumab, la prima terapia biologica rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale per il trattamento della dermatite atopica grave in pazienti adulti per i quali il trattamento con ciclosporina è controindicato, inefficace o non tollerato. Grazie ai risultati dimostrati negli studi clinici e alla capacità di offrire una risposta per una patologia che non aveva trattamenti efficaci a lungo termine, dupilumab è il primo farmaco biologico indicato per una patologia dermatologica non oncologica a essere inserito nell’elenco dei farmaci innovativi dell’Agenzia italiana del Farmaco (AIFA).

Prodotto nelle cellule ovariche di criceto cinese (CHO) mediante la tecnologia del DNA ricombinante, dupilumab è disponibile nella forma di siringhe pre-riempite da 300 mg per iniezione sottocutanea. La prima dose raccomandata è di 600 mg (due iniezioni da 300 mg), seguita da una dose di 300 mg ogni due settimane per mezzo di iniezione sottocutanea. Sviluppato da Sanofi e Regeneron Pharmaceutical Inc. è autorizzato in Italia da settembre 2018 per il trattamento di adulti con dermatite atopica da moderata a grave.

www.sanofi.com

 

                       

 

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