Certificazioni e Normative

Il supporto per certificare i pressure equipments

I mercati europeo e internazionale richiedono sempre più spesso per le apparecchiature a pressione la doppia certificazione, PED e ASME. ICIM è sia Organismo Notificato per le attività di certificazione secondo la Direttiva PED sia Agenzia Ispettiva Autorizzata ASME e mantiene il know-how più aggiornato nei più svariati settori industriali.

Leader nella certificazione nei settori di meccanica, termoidraulica, impiantistica, sicurezza antieffrazione, ICIM è l’ente di riferimento per la certificazione delle figure professionali ed è uno dei massimi esperti in Italia e nel mondo nella certificazione delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.

ICIM è inoltre Organismo Notificato per le attività d’ispezione secondo la Direttiva PED e Organismo Accreditato per le qualifiche dei procedimenti di saldatura e per le qualifiche di saldatori. ICIM eroga attività d’ispezione di II e III parte in accordo alle norme/standard nazionali e internazionali secondo i requisiti della Norma/Direttive applicate ed è in grado di supportare le organizzazioni che intendono certificare sistemi e prodotti per la fabbricazione di dispositivi di sicurezza (valvole di sicurezza, dischi di rottura…) e per la fabbricazione di materiali e componenti per componenti per il settore Oil & Gas, Power e nucleare.

ICIM vanta competenze specifiche nella valutazione di sostenibilità in diversi settori (ciclo di vita dei prodotti, edifici, biocarburanti, standard per la responsabilità sociale) ed è anche il primo ente italiano riconosciuto Agenzia Ispettiva Autorizzata ASME, in grado di offrire tutti i servizi ispettivi previsti dal codice ASME-Boiler and Pressure Vessels Code, la normativa di riferimento per tutti i pressure equipments.

Tra le attività più recenti, nel 2017 ICIM ha messo a punto lo schema di certificazione MOCA-materiali e oggetti a contatto con gli alimenti e lo schema proprietario per la certificazione volontaria  dei materiali e prodotti a contatto con l’acqua destinata al consumo umano. ICIM è anche l’ente di certificazione di riferimento per tutte le tematiche relative a Industria 4.0: le imprese italiane possono accedere ai relativi servizi tramite il portale specializzato “Industria 4.0 e iperammortamento” creato da ICIM insieme ad ANIMA e a UCIMU, che vede la partecipazione di partner eccellenti. Come membro della Federazione CISQ, ICIM aderisce al circuito internazionale IQNet (The International Certification Network) il più grande network di organismi di certificazione. ICIM grazie a IQNet è in grado di garantire una certificazione con riconoscibilità in tutte le nazioni aderenti al network.

L’esperienza acquisita in 30 anni di attività è anche alla base della vasta offerta dei corsi della Fabbrica della Conoscenza ICIM, attività di formazione per professionisti e aziende, anche in-house.

 

Direttiva PED e marcatura CE

Il mercato europeo e internazionale richiedono sempre più spesso per le apparecchiature a pressione la doppia certificazione, PED e ASME.

La Direttiva PED è relativa alle attrezzature a pressione e agli insiemi comprendenti almeno un’attrezzatura a pressione, si pone come obiettivo di garantire la libera circolazione di questi prodotti in tutti gli Stati appartenenti all’Unione Europea e riguarda “la progettazione, la fabbricazione e la valutazione di conformità delle attrezzature a pressione e degli insiemi sottoposti ad una pressione massima ammissibile PS superiore a 0,5 bar”.

Il rispetto dei requisiti di sicurezza è evidenziato dalla marcatura CE, che garantisce che le attrezzature, dalla fase di progettazione e costruzione, all’installazione e alla manutenzione, non mettano a rischio la salute e la sicurezza delle persone. L’autorizzazione alla marcatura CE, obbligatoria per immettere le attrezzature a pressione sul mercato europeo, è rilasciata da un Organismo Notificato a seguito di verifica di conformità ai requisiti della Direttiva PED.
ICIM, Organismo Notificato PED con il numero 0425 con autorizzazione rilasciata dal MISE a seguito dell’accreditamento specifico da parte di ACCREDIA, svolge attività di valutazione della conformità per tutti i Moduli previsti nella Direttiva PED.

 

I servizi ispettivi previsti dal codice ASME

Grazie al certificato AIA-108 rilasciato a New York, ICIM è il primo ente italiano a poter offrire i servizi ispettivi previsti dal codice ASME che definisce le certificazioni per tutte le caldaie e i componenti a pressione destinati al mercato di USA, Canada, Messico e in altri 100 paesi nel mondo, incluse economie sempre più strategiche come Kuwait, Arabia Saudita e Oman.

Fondata nel 1880 con oltre 130.000 membri in 150 paesi, ASME (American Society of Mechanical Engineers) è nota per aver sviluppato il Boiler and Pressure Vessels Code, un complesso di norme relative ai recipienti a pressione, generatori di vapore, tubazioni, componenti nucleari, applicato quale standard di riferimento dalla caldareria di tutto il mondo.

Il Codice ASME definisce i requisiti per la progettazione, selezione dei materiali, costruzione e ispezione di prodotti e componenti in pressione ed è utilizzato in presenza di particolari criticità per impieghi ad elevato rischio in progettazione ed esercizio, come il dimensionamento dei componenti dei reattori nucleari.

Come AIA, ICIM si rivolge al settore della caldareria con numerosi servizi:

  • ispezione e monitoraggio durante le fasi di costruzione delle apparecchiature;
  • ispezioni su richiesta / licenza degli enti governativi nordamericani;
  • audit specifici quando richiesti dal Codice;
  • verifica del processo per il conseguimento/rinnovo del certificato ASME;
  • interventi eseguiti in fabbrica per verificare la correttezza e conformità delle riparazioni o modifiche apportate sulle apparecchiature;
  • ispezioni e audit su base volontaria.

ICIM offre un ampio portafoglio di attività per rispondere a tutte le esigenze di mercato delle aziende che operano nel settore delle apparecchiature e componenti a pressione.

 

Un ente accreditato o una persona di fiducia?

Marco Croci, Responsabile Commerciale di ICIM che all’interno dell’Istituto si occupa delle attività e dei servizi in ambito sia energetico sia industriale, tra cui la promozione e lo sviluppo delle Certificazioni ASME e PED, spiega che “ICIM opera nel contesto della Supply Chain, in tanti ambiti diversi ma strettamente collegati fra loro, perché le aziende hanno esigenze diverse, dalla certificazione in ambito saldatura e brasatura ai servizi di Inspection & Expediting, tutti temi importanti sia per PED che per ASME. In tale contesto possiamo opere come ente accreditato, cioè come terza parte, o anche come seconda parte e sia base cogente o volontaria: ad esempio, nel settore delle ispezioni a volte facciamo interventi in cui non è necessario un accreditamento specifico perché la tipologia di attività non lo richiede.”

Approfondisce l’argomento Andrea Camanni, ispettore e supervisore di ICIM in ambito ASME: “Per darne una definizione più specifica, per prima parte si intendono gli interventi che l’azienda gestisce al proprio interno, la seconda sono gli interventi che l’azienda gestisce con le proprie procedure e il proprio personale e la terza parte è invece l’operato di un organismo esterno nei confronti della normativa. Noi come ICIM siamo in grado di intervenire sia come terza parte che come seconda parte, laddove il cliente richieda o riconosca una competenza specifica.”

Alcuni interventi di ICIM sono stati richiesti anche all’estero, in Germania o in Israele, ad esempio, non perché in questi Paesi non vi siano enti preposti alla certificazione, ma perché spesso le aziende desiderano poter contare su una unica figura di riferimento, un referente di fiducia che vada direttamente presso il fabbricante a verificare i processi. “È una situazione che si verifica nel mondo delle ispezioni”, commenta Croci. “Tendenzialmente le aziende mandano il proprio personale o quello che hanno già dislocato sul posto e lo utilizzano per queste attività oppure decidono di demandare il tutto a società esterne come ICIM, dove sanno di trovare un servizio con personale, professionale e competente, che conosce molto bene i prodotti e i processi.”

 

Obiettivo: il rispetto delle regole

Potrebbe sembrare che ICIM si occupi di coordinamento delle attività o di commissioning, ma non è proprio così. Precisa Camanni: “l’Expediting è sempre possibile, ma per quanto riguarda lo specifico dell’ASME è un po’ lontano dallo scopo del nostro lavoro. L’ASME è la conformità rispetto al codice di costruzione, quindi parliamo di verifica e sorveglianza della fabbricazione. Si va dalla fase progettuale, quindi dalla conformità di disegni e calcoli sino alla conformità dei processi di fabbricazione (saldatura, controlli non distruttivi, verifiche in campo) e ad alla certificazione finale. L’ispettore ASME deve poter arrivare a controfirmare la dichiarazione di conformità nella forma prevista dal legislatore americano e quindi deve partecipare attivamente a tutte le fasi di costruzione.”

La certificazione ha dunque un ruolo centrale, perché, una volta che è firmata, tutti concordano sulla sicurezza dei processi. Non per niente l’ispettore deve compilare e sottoscrivere un form dove dichiara di essere “to the best of my belief and knowledge”, al meglio delle sue convinzioni e conoscenze.

Questo tipo di lavoro senza dubbio ha riportato ICIM in una dimensione importante relativa al prodotto, in una posizione centrale molto integrata, a cui le aziende non erano abituate negli anni precedenti.

 

Certificare per esportare

È interessante quali sono state le evoluzioni delle certificazioni delle apparecchiature a pressione negli ultimi anni e quali sono oggi le richieste che gli OEM o gli EPC Contractor hanno nel realizzare apparecchiature a pressione.

“Nel mercato internazionale”, spiega Camanni, “il codice ASME tuttora rappresenta la chiave per l’esportazione. Come tutti sanno, la validità di questo codice riguarda gli Stati Uniti, eppure la certificazione viene richiesta dagli EPC Contractor per le installazioni in tutto il mondo, dagli Emirati Arabi agli Stati Uniti, al Sudest asiatico, al Canada. Fa eccezione l’Europa perché con la Direttiva PED non ha senso adottare una marcatura di prodotto così specifica, anche se in realtà la Direttiva PED viene gestita molto spesso partendo dallo standard ASME per progettazione e principi di fabbricazione. È una prassi molto frequente perché le aziende hanno un’esperienza giustamente consolidata nel codice americano. Forse non è bello che a dirlo sia un europeo, ma i codici europei sono un po’ meno conosciuti rispetto allo standard americano che è sul mercato nella forma che conosciamo ormai dal 1914 e può vantare una storicità importante.”

 

L’Italia nella top five

Marco Croci aggiunge un dato importante: “L’Italia è il quinto paese per numero di certificati emessi a livello mondiale ASME.”

Lo ha rivelato l’ultimo meeting delle agenzie ASME, tenutosi ad Atlanta nell’ottobre 2017. “Le statistiche”, aggiunge Camanni, “ci dicono che c’è una crescita abbastanza costante nel tempo ma che ci sono mercati in flessione da un punto di vista del numero dei certificati e sono proprio quelli del Nord, Centro e Sud America, compensati però in maniera importante da Europa, Medio Oriente e Africa, che registrano un trend positivo importante. L’Europa continua a viaggiare a un +4% nel 2016-2017 su un totale di 7.365 aziende certificate nel mondo e circa 13.000 certificati. È una crescita importante che rappresenta in qualche modo un fiore all’occhiello, perché in Italia a ottobre dell’anno scorso i dati registravano 293 aziende, ora avremo sicuramente superato le 300. Da notare che questo era il numero delle aziende, il numero dei certificati in Italia invece era di 494 perché ci sono aziende che hanno più di una certificazione. L’Italia è il primo Paese esportatore europeo per lo standard americano”, conclude Camanni, “perché ha una capacità produttiva maggiore di quella della Germania, Paese che l’anno scorso aveva 248 aziende certificate e 359 certificati.”

Certificazione ASME: istruzioni per l’uso

Dopo la stipula del contratto con ICIM in quanto AIA accreditata, il Fabbricante identifica, attraverso il portale Certification and Accreditation del sito ASME (. www.asme.org/shop/certification-accreditation), il programma di certificazione adeguato alla tipologia di fabbricazione e al mercato di riferimento, convenzionale e/o nucleare. I successivi passaggi sono i seguenti:

  • Il Fabbricante richiede la certificazione all’ASME e all’atto della domanda di certificazione, indica ICIM, in quanto AIA con cui ha stipulato il contratto, per la verifica dei propri prodotti (asme.org/shop/certification-and-accreditation/to-start-a-certificate-application)
  • Il fabbricante sviluppa e implementa il proprio Programma Qualità adeguato allo scopo di certificazione. ICIM segue il Fabbricante nella preparazione e implementazione del Programma Qualità e può svolgere un audit preliminare prima della visita certificativa ASME.
  • ICIM procede all’analisi e valutazione dei disegni /calcoli /qualifiche dei procedimenti di saldatura /piano ispezione/qualifiche del personale; alle attività di ispezioni e prove, monitoraggio, controllo dei processi; alla verifica della conformità ai requisiti del Codice e autorizzazione alla marcatura (stamp).
  • Il Supervisore e l’Ispettore ICIM partecipano insieme al personale ASME alle attività di verifica presso il fabbricante. L’audit ASME dura dai 2 ai 5 giorni a seconda dello scopo di certificazione.
  • Sulla base delle risultanze dell’audit, il Conformity Assessment Department di ASME emette il certificato e invia il Marchio di Certificazione (stamp) al costruttore. L’azienda certificata ASME, per ogni apparecchiatura da marcare secondo il Codice ASME, è soggetta a verifiche da parte di ICIM, in quanto AIA accreditata, con l’obiettivo di ottenere l’autorizzazione alla marcatura ASME della singola apparecchiatura.

La durata del percorso di implementazione del codice ASME è di circa 4/6 mesi.

 

Per contattare Marco Croci, potete inviare una mail all’indirizzo marco.croci@icim.it

www.icim.it

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