Industria Chimica

La centralità di una corretta gestione degli allarmi

La risposta immediata in caso di eventi critici consente a un impianto chimico di operare in piena sicurezza. La gestione di un evento critico può essere efficace e rapida solamente con una buona strategia di gestione degli allarmi.

di Francesco Deventi (*)

(*) Sales Director Italy di Ascom

L’incendio della fabbrica Lubrizol situata a Rouen, nel Nord della Francia, avvenuto lo scorso 26 settembre ci ricorda che il rischio industriale dei siti classificati Seveso può avere conseguenze gravi per le persone, le merci e l’ambiente.

Nonostante tutte le misure in materia di prevenzione e gestione del rischio, la probabilità che un incidente si verifichi in ambito industriale non può mai essere nulla. Come ottimizzare i mezzi a disposizione per far fronte a un incidente in maniera efficace limitandone le conseguenze?

 

Organizzare i piani di emergenza

Attuati per i siti classificati Seveso, i piani di emergenza interni (PEI) e i piani di emergenza esterni (PEE) consentono di definire il perimetro e il range degli strumenti per intervenire in caso di incidente industriale grave.

  • Il principale obiettivo del PEI è di far fronte rapidamente ed efficacemente a una situazione di crisi. Ha come obiettivo la protezione del personale, della popolazione e dell’ambiente circostanti. In questa procedura predefinita internamente, vengono dettati i piani organizzativi dei soccorsi e d’intervento da applicare in caso di incidente. Per ogni scenario d’incidente identificato (e tipologia di rischio industriale: termico, meccanico o tossico), il PEI descrive i mezzi umani e materiali da utilizzare per essere in grado di gestire il rischio.
  • Predisposto dal Prefetto, il PEE ha come scopo di far fronte a un incidente che si propaga al di fuori dei limiti dello stabilimento. Questo piano di emergenza mobilita i servizi di soccorso, le collettività territoriali o altri siti a rischio a prossimità dell’incidente. L’obiettivo del PEE è di proteggere le popolazioni dall’incidente.

 

Scegliere il materiale ATEX idoneo

Per prevenire i rischi di esplosione in ambienti industriali, l’Unione Europea ha creato la direttiva ATEX (acronimo di ATmosphere EXplosive). Questa normativa ha come scopo di incrementare la sicurezza dei lavoratori che operano in zone a rischio di esplosione. Tutte le aziende industriali che utilizzano sostanze infiammabili sono esposte a tali rischi e sono sottoposte alla normativa ATEX.

Il materiale ATEX viene identificato con il logo esagonale su sfondo giallo: “Ex”. Questo logo regolamentato dalla Commissione Elettrotecnica Internazionale (IEC) completa la certificazione di conformità degli apparecchi che devono essere adatti principalmente a due tipi di zone a rischio: i settori con presenza di gas e vapori e i settori con presenza di polveri.

Per identificare l’insieme delle zone cosiddette ATEX (che possono generare delle atmosfere esplosive), è necessario effettuare una valutazione del rischio di esplosione all’interno dell’azienda. I risultati di tale valutazione devono essere trascritti formalmente in un documento sulla protezione contro le esplosioni denominato DPCE, il quale deve essere aggiornato regolarmente. La sua revisione è necessaria qualora si verifichino dei cambi a livello di prodotto, dell’organizzazione del lavoro o dopo una valutazione del rischio in seguito a un monitoraggio tecnologico.

 

Al cuore della sicurezza: il ruolo degli allarmi

Nell’industria, la gestione di un evento critico potrà essere efficace e rapida solamente con una buona strategia di gestione degli allarmi. Difatti, in una situazione di emergenza, è indispensabile che le persone esposte al rischio industriale abbiano a loro disposizione delle attrezzature ad alte prestazioni per:

  • diffondere l’allarme immediatamente,
  • trasmettere informazioni chiare e leggibili,
  • identificare le persone incaricate alla risoluzione dell’allarme,
  • attivare il dispositivo d’intervento.

In caso di incidente, ogni minuto conta. Per ridurre significativamente l’impatto di un incidente industriale, l’uso delle nuove tecnologie per l’attuazione delle misure di protezione del lavoratore isolato e dei dispositivi di allarme per il lavoratore isolato deve essere al centro del concetto di Industria 4.0.

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