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CIAO FRANCO

È con grande tristezza che diamo questa notizia: Francesco Goi, amico, collega e direttore per oltre un decennio di ICP (2000 al 2010), è mancato mercoledì pomeriggio.

Pavese doc, Franco (così eravamo soliti chiamarlo) si era laureato in Ingegneria Chimica al Politecnico di Milano a metà degli Anni 80, ma, da uomo di cultura qual era, subito dopo era stato attratto dal mondo del giornalismo e delle Stampa Tecnica. Inizia a scrivere su riviste specializzate per l’industria meccanica, chimica e sulla lavorazione delle materie plastiche prima alla Stammer di Peschiera Borromeo e poi presso la casa editrice milanese Eris C.T.

Nel corso degli anni era poi divenuto direttore di altre riviste tecniche, acquisita nel 1999 da Miller Freeman. Nel 2000 divenne Direttore Editoriale della Divisione Tecnologica di Reed Elsevier che comprendeva, oltre a ICP – Rivista dell’Industria Chimica, anche le riviste PLAST – Rivista delle Materie Plastiche, TecnoPlast e Tecnologie Alimentari.

Dopo la decisione da parte di Reed Business Information di cambiare linea editoriale, Goi decise, insieme alla famiglia Ghioldi, di avviare la sua casa editrice, Interprogetti Editori tuttora in attività.

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Nel settore materie plastiche, Francesco Goi è noto anche per aver scritto il libro “Protagonisti, storie di uomini, aziende, tecnologie” con le biografie, i racconti di vita e gli aneddoti riguardanti alcuni tra i più noti costruttori italiani di macchinari e attrezzature per la lavorazione delle materie plastiche.

Rimane il ricordo di un uomo speciale, che ha dato un contributo importante alla qualità dei contenuti della rivista ICP, che ha seguito con dedizione e grande competenza. Ho lavorato direttamente con lui per una decina d’anni (era il mio Direttore) e ho imparato molto da lui nel mio lavoro.

Sono triste e pieno di pensieri in queste ore, perché a Franco voglio bene e sempre gliene vorrò. Un sentimento condiviso da molti. La sua generosità, i suoi consigli, la sua grande cultura mai esibita, la sua gentilezza sincera e mai di facciata, la sua ironia talvolta irresistibile mi hanno accompagnato in tanti anni di lavoro insieme e mi hanno dato tanto non solo sul piano professionale, ma anche su quello umano.

È una perdita grande per tutti!

Ciao Franco. Ci mancherai molto.

A.G.

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