Approfondimenti

Simposio AFI: ecco le novità tecnologiche più interessanti

Si è tenuto dal 6 all’8 giugno scorsi a Rimini, il 58° Simposio AFI, focalizzato sulle trasformazioni in atto nel settore farmaceutico nell’era digitale. Molte le novità tecnologiche, di cui presentiamo un ampio report.

Organizzato da AFI Scientifica, il 58° Simposio ha visto la collaborazione di Agenzia Italiana del Farmaco, Aschimfarma, Assobiomedica, Assobiotec, Assogenerici, Assosalut, Farmindustria, Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute.

Il 58° Simposio AFI chiude l’annuale tre giorni con un deciso aumento di presenze e di occasioni di networking. I numeri parlano chiaro: oltre 1.400 partecipanti, 117 espositori, 13 Sessioni Scientifiche in cui sono intervenuti oltre 140 relatori, più di 200 studenti per la novità della Piazza per il futuro e l’impiego dei giovani, decine di start up presenti con le loro idee innovative.

 

Le sfide della farmaceutica sostenibile

Questa è la sfida per lavorare pensando alla sostenibilità e seguendo una strategia olistica, abbandonando la logica dei silos. Negli ultimi anni il settore farmaceutico ha continuato, e continua, a rispondere costruttivamente alle esigenze della società, seppure in un quadro sociale in mutazione, dove l’aumento della popolazione “over 65” incide sulla sanità così come l’innalzamento dell’aspettativa di vita.

È proprio in questo scenario che bisogna ragionare con piani progettuali a lungo termine, rivedendo il tecnicismo per cui il tetto della farmaceutica sia collegato alla spesa prevista sanitaria.

Di questo si è parlato anche nella Lezione Magistrale tenuta da Walter Ricciardi, Presidente Istituto Superiore Sanità, che ha posto una grande riflessione: “Il nostro Servizio Sanitario Nazionale è a un bivio: siamo il Paese più vecchio al mondo e il rischio che la popolazione si ammali è alto; abbiamo a disposizione dei farmaci oggi eccezionali e sempre migliori per curarla, ma la nostra organizzazione è obsoleta sta mettendo a rischio i tanti risultati ottenuti nel passato. Dobbiamo lavorare tutti insieme per adeguarla alle nuove realtà. Bisogna finanziare le innovazioni vere che modificano in meglio la vita dei cittadini. Se c’è questa volontà, credo che il futuro potrà essere roseo.”

Le 13 sessioni del Simposio che hanno spaziato dalla ricerca e sviluppo alla qualità, dalla produzione 4.0 alla distribuzione, dagli affari regolatori alla sperimentazione clinica e farmacovigilanza, fino ad arrivare alla tematica degli integratori alimentari (altra novità dell’evento, in collaborazione con FederSalus), hanno movimentato e reso molto interessante questa edizione

 

Diamo voce alle 10 novità tecnologiche

In particolare, nel pomeriggio del 7 giugno si è tenuto l’evento “Diamo voce alle 10 novità tecnologiche”. Vediamo quali sono.

  1. Helium Integrity Test (HIT™) technology for ALLEGRO™ 2D single-use systems (Pall Biotech)
  2. Soluzioni innovative nell’ambito del collaudo di integrità non distruttivo di contenitori farmaceutici di tipo blow fill seal (Convel)
  3. Speedy Glove (COMECER)
  4. Anticontraffazione e rintracciabilità flaconi in vetro tramite stampa UV (Alipharma)
  5. Container closure integrity: specific strategies for unique applications (NORDTEST – PTI Inspection Systems)
  6. The role of primary packaging in biotech drugs stability (SG Lab Analytics – Stevanato Group)
  7. Visual tools software innovativi a supporto delle relazioni tra clienti e fornitori (EURPACK – Giustini Sacchetti)
  8. Mass Spectrometry in freeze drying, over 25 years since the first installation: how far have we come? (IMA)
  9. Contenitore monodose con applicatore integrato (Lameplast)
  10. Il “Pharma Manutentore 4.0” (ESISOFTWARE)

 

Vediamo più in dettaglio di che cosa si tratta (i testi sono in parte e in italiano e in parte in inglese. N.d.R.)

 

1

Helium Integrity Test (HIT™) technology for ALLEGRO™ 2D single-use systems Cutting-edge

Marco Sanvito

Pall Biotech

Cutting-edge supplier integrity test for single-use systems implemented in critical processing steps of drug substance or drug product, to enhance patient safety..

Single-use technologies have gained strong market acceptance in both clinical and manufacturing operations, even in the most critical processing steps involving highly-purified sterile drug substances or drug products.

To reduce the risk of potential loss of integrity of single-use systems (SUS) and to ensure patient safety, drug manufacturers perform risk assessments and develop strategies for the control and assurance of integrity of SUS in partnership with their suppliers.

For the SUS applications considered as the most critical, drug manufacturers may request an extremely sensitive and non-destructive test at the SUS supplier’s manufacturing site.

How Can A Single-Use Biocontainer Assembly Be Integrity Tested?

For SUS applications requiring a very high level of assurance of integrity, we can perform a helium integrity test upon request for Allegro 2D standard systems.

The HIT platform provides the highest level of control of integrity for SUS incorporated into the most critical steps of drug substance or drug product bulk storage.

The HIT platform enables 2D storage SUS integrity testing at 2 μm for:

  • The highest assurance of integrity of SUS used in sterile storage applications.
  • Enhanced patient safety.
  • Increased availability of drug, less risk of batch losses due to leakage or sterility breach.
  • Increased safety for operators, better assurance of containment of potent or hazardous drugs.
  • The HIT test occurs upon request at the Pall site during the manufacturing of Allegro SUS.

 

Applications

  • Single-use systems for the commercial production of drugs.
  • Sterile processes in vaccines, gene and cell therapy applications.
  • Bulk storage of mAb, vaccines, r-proteins etc.

When dealing with complex SUS, e.g. manifolds, filter capsules etc, additional tests using a high sensitivity pressure decay test may be required on the SUS fluid transfer parts. We can also offer these tests for specific end-user’s requests.

https://biotech.pall.com/

 

2

Soluzioni innovative nell’ambito del collaudo di integrità non distruttivo di contenitori farmaceutici di tipo blow fill seal

Andrea Simonetti

Convel

Il Collaudo di Integrità della Chiusura di Contenitori (CCIT – Container Closure Integrity Testing) farmaceutici da un lato presenta notevole rilevanza in termini di qualità, sicurezza e corretta funzionalità dei medicinali, dall’altro risulta collegato ad aspetti economici e di immagine dell’azienda produttrice.

L’utilizzo di metodi CCIT non distruttivi, risolve le limitazioni presentate da metodi quali collaudo microbiologico o che sfruttano soluzioni penetranti (blue dye test), permettendo l’implementazione di un’indagine mirata, oggettiva e olistica della produzione, garantendo affidabilità, ripetibilità ed accuratezza nell’esecuzione di verifiche di integrità, offrendo una notevole riduzione dei costi collegati al recupero sia di campioni collaudati non altrimenti riutilizzabili, che di scarti non accertati ed infine contribuendo all’accrescimento di produttività, qualità ed immagine aziendale.

Il presente trattato, descrive un metodo innovativo per il CCIT non distruttivo basato sull’alta tensione e corredato da una serie di soluzioni tecnologiche brevettate; queste rendono sia unico il sistema complessivo che avvantaggiano lo stesso rispetto a soluzioni alternative presenti nel mercato.

Vengono presentate applicazioni specifiche quali contenitori del tipo Blow-Fill-Seal che soluzioni di handling che garantiscono l’estensione a tutte le principali forme di contenimento farmaceutiche.

www.convel.biz

 

 

3

Speedy Glove

Giacomo Guidi

Comecer Group

Speedy Glove è un dispositivo portatile a batteria per test di tenuta di guanti su isolatori o RABS in cui viene richiesto di mantenere una rigorosa separazione fra l’area isolata e l’ambiente esterno. Il sistema è in grado di eseguire un test di integrità a decadimento di pressione conforme ai requisiti della ISO 14644-7 Annex E.5.

Speedy Glove è compatibile con tutte le tipologie di flange guanto usate negli isolatori dedicati a processi asettici, di contenimento, manipolazione di API e HAPI e manipolazione di radiofarmaci.

Alcune caratteristiche brevettate rendono Speedy Glove unico sul mercato in termini di prestazioni e flessibilità: un sistema esclusivo di gonfiaggio rapido permette di velocizzare ogni test di 3/5 minuti (circa il 30% in meno del tempo totale) rispetto ai tempi richiesti da dispositivi analoghi sul mercato. Non richiede alimentazione pneumatica esterna.

Il sistema è compatibile con perossido di idrogeno vaporizzato, rendendolo quindi completamente decontaminabile.

www.comecer.com

 

4

Anticontraffazione e rintracciabilità flaconi in vetro tramite stampa UV

Michele Sbragia

Alipharma

I flaconi in vetro possono essere facilmente contrassegnati a scopi di anticontraffazione e tracciabilità dopo la produzione tramite speciali stampe UV (ultraviolette). Tale stampa può essere eseguita direttamente sul flacone dopo la produzione con inchiostri a base UV, visibili all’occhio umano solo tramite apposite lampade UV.

Le informazioni chiave per prevenire la contraffazione e per la rintracciabilità possono essere stampate sotto forma di piccolo codice o bar-code bidimensionale capace di immagazzinare innumerevoli dati, senza influenzare il design o l’estetica delle bottiglie.

La stampa viene applicata tramite inkjet, una tecnica che consente di stampare senza contatto sulle superfici del prodotto. L’inchiostro viene impresso sul vetro in movimento.

Questa speciale stampa UV è adatta per essere utilizzata sull’esterno dei flaconi in vetro. La vita del contenitore può essere ora tracciata dalla sua nascita fino al suo utilizzo finale: d’ora in avanti la bottiglia stessa può essere univocamente associata al prodotto ed al suo lotto, quindi sarà possibile veicolare tutte le informazioni riservate volte a prevenirne la contraffazione.

Ogni bottiglia potrà infatti essere codificata con un numero diverso, invisibile e segreto, o con altre informazioni riservate come il numero d’ordine o il codice del materiale usato internamente.

Tutte queste informazioni non possono essere replicate se non da chi le conosce perfettamente ed evidenzieranno quindi, in loro mancanza o forma errata, una contraffazione.

Codificando un numero seriale anche la tracciabilità potrà essere resa più puntuale grazie all’univocità dell’assegnazione fra un unico contenitore primario, il lotto del prodotto e gli imballi successivi, consentendo in questo modo un track & trace unico ed infallibile.

www.alipharma.com/

 

5

Container closure integrity: specific strategies for unique applications

Julian Stauffer

NORDTEST – PTI Inspection Systems

The field of Container Closure Integrity (CCI) is an interdisciplinary study of chemistry, physics, biology and the wide range of technology available in the market. This presentation will offer both in-depth scientific review of unique CCI applications comparing HVLD, Vacuum Decay and Dye Ingress methods as well as deliver explicit strategies to successfully make the leap to deterministic CCI solutions.

Data will be presented from case studies with challenging parenteral products and delivery systems. The presentation will address CCI for products such as large molecule parenterals as well as water for injection (WFI) using a unique mode of HVLD that is compatible with low conductivity liquids. A brief review of cartridge and autoinjector delivery systems will also be addressed, and how technologies listed in USP 1207 can more effectively assist in fulfilling ISO 11608 and ISO 11040 with reliable and quantitative results.

Specific case study data does not reveal some of the more critical and subtle aspects of deploying a CCI solution. The presentation will also reveal broader strategies for validating and deploying CCI test systems to assure success. A series of defining questions provides both a technically sound pathway for CCI and fulfills on a wholistic approach of patient safety. The presentation will also touch on practical statistical tools and validation tips that apply to all parenteral CCI activities.

www.nordtest.it

 

 

6

The role of primary packaging in biotech drugs stability

Jessica Baseggio

SG Lab Analytics – Stevanato Group

The increasing use of proteins as therapeutic agents has drawn attention on the need to ensure and maintain the stability of these complex molecules, which are exposed to a variety of interfaces throughout the life cycle of the drug product, even during transportation and storage up to the delivery to the patients. The primary packaging of drug products is definitely considered one of the interface systems that deeply contributes to the biopharmaceutical stability, safety and efficacy.

From the beginning of the 20th century, borosilicate glass is still the material of first choice for the primary packaging of parenteral drugs and especially of biopharmaceuticals because of its high chemical resistance, formability, and tightness.

Vials, ampoules, cartridges, and syringes cover the wide range of glass containers proposed for this use. Beyond the glass, other components integrate the primary packaging of a drug product, such as the rubber components of the

closure system, the coating materials, the metal components etc., thus defining the container-closures system as a whole.

Taking a closer look at the role of the primary packaging, the efficacy of therapeutic proteins can be affected by absorption and aggregation phenomena occurring in primary containers as well as by chemical modification. The exposure to light, to organic and inorganic leachables including rubber and plastic degradation products and metal ions that can be released from the packaging components, as well as the silicone oil used as barrel lubricant, can heavily jeopardize the drug product effectiveness. In addition to the loss of potency of biopharmaceuticals and the potential severe protein structural changes, the risk of therapy failure and immunological reactions represent a concrete danger to the health and the safety of the patients.

Taking into account all these drug quality-affecting factors, the primary packaging manufacturing industries continuously research and develop new strategies

to detect, mitigate and drastically reduce these risks. In particular, new coating concepts and materials and improved manufacturing processes are the keys to successfully develop and offer higher performances primary packaging.

In conclusion, drug primary packaging is not a background decision to take just before the market launch: the rationalized selection of the proper container- closures system can make the difference in terms of drug stability, safety and effectiveness.

www.stevanatogroup.com

 

7

Visual tools software innovativi a supporto delle relazioni tra clienti e fornitori

Corrado Diaz Gonzales

EURPACK Giustini Sacchetti

Lo scopo di queste Web App è quello di abilitare una forte interconnessione tra le risorse e i sistemi utilizzati nei processi di gestione e produzione tra

Cliente e Fornitore.

Il rapporto tra Cliente e Fornitore comprende una pluralità di informazioni e documenti che in base a diverse competenze / ruoli seguono canali dedicati

ma, per necessità aziendali, diversificati (email; software locali; etc.). Gli applicativi consentono di:

gestire

  • un flusso di lavoro con notifiche automatiche in base all’avanzamento di

stato di un’attività

  • la raccolta dei documenti settorializzata per codice / attività
  • Track and Trace
  • archivi

 

condividere

  • pianifica
  • specifiche tecniche
  • Report /documenti

 

ridurre

  • il cycle time
  • gli avviamenti
  • l’occupazione del magazzino
  • i tempi morti per attesa ordini
  • la ricerca/richiesta documentazione
  • attesa certificati di analisi.

eurpack.packweb.it

 

8

Mass Spectrometry in freeze drying, over 25 years since the first installation: how far have we come?

Filippo Naso

IMA

Mass Spectrometers have commonly been used in the semi-conductor industry where maintaining a clean environment with minimum contaminants under high vacuum is crucial for successful manufacturing batches. Since its early usage for pharmaceutical manufacturing, particularly in the freeze drying environment, a lot has changed. Do we see a growing demand for installations in the production environment? The focus of the current work is aimed at testing developments in mass spectrometers for residual gas analysis and addressing frequently asked questions about the need

Service life of freeze dryers can sometimes exceed three decades. A simple preventative maintenance operation of the shelf hoses can risk batch contamination unless materials and connections carefully chosen. A typical freeze dryer cycles through large local thermal stresses with operating temperatures ranging from -50 ˚C to 121˚C and pressures ranging from 10 Pa to 0.2 MPa. Moreover, the shelves of a freeze dryer move during Clean in Place/Sterilize in Place cycles, loading/unloading and stoppering of vials.

Although rare, the thermal and mechanical stresses can ultimately lead to micro cracks that eventually leak silicone oil. Initially, these cracks are too small to be observed during preventative maintenance or by the human eye. Coupled with the value of the products manufactured in each batch of a freeze drying cycle, testing product integrity is of paramount importance. Quantum mass spectrometry is a powerful detection technique that allows sensing species concentrations down to ppm levels of contaminants in a closed environment. The final presentation will compare the use of Quantum in early installations in the late 80’s with recent experiences of the technology in the production environment, its advancement and installation and operation techniques. Further, we will compare data from different technologies and cover broad application of the technology towards silicone oil detection, and then explore the option of using Quantum in detecting water vapor and nitrogen concentration not just in primary drying, but also in secondary drying to better understand the potential of the technology in use as a robust tool not just for silicone oil detection, but also as a PAT tool for moisture measurement and helium detection or system leaks (Mockus et al.,

2011; Nail et al., 2017; Patel et al., 2017).

www.ima.it

 

9

Contenitore monodose con applicatore integrato

Enrico Salvarani

Lameplast

L’idea che sta alla base della nuova proposta di Concept Lameplast, è quella di un contenitore principalmente monodose, avente la duplice proprietà di contenimento e di dispensazione del prodotto. Per ottimizzare il risultato e favorire la corretta applicazione del prodotto, l’applicatore può essere proposto in diverse varianti: semplice e liscio, con pennellino, spugnetta o con superfici irregolari e massaggianti e molto altro ancora.

Essendo fabbricato in una sola fase, l’elemento di dispensazione risulta essere ermeticamente legato al contenitore, eliminando tutti i rischi di perdite di prodotto e della sterilità del contenuto, fino sua apertura volontaria tramite la rottura del sigillo.

Il contenitore Lameplast risulta essere idoneo per molteplici campi d’impiego come quello medicale, farmaceutico, diagnostico, veterinario, cosmetico, e molto altro ancora. Può essere realizzato con materiali che garantiscono alta resistenza chimica al contatto con la maggior parte delle sostanze utilizzate nei campi di impiego specifici, tra i quali anche materiali Biobased.

Il monodose con applicatore è dotato di un tappo con aletta alta che può accogliere un’etichetta con le informazioni relative al prodotto come dispongono le normative vigenti. Ad esempio è possibile inserire il Data Matrix e QR Code in conformità alla normativa anticontraffazione europea e statunitense (EU FMD e US DSCSA) che entrerà in vigore a breve.

Il concept può essere adattato alla specifica esigenza del cliente e può essere configurato in tubi singoli o in strip. L’elemento dispensatore può essere progettato appositamente al fine di soddisfare l’esigenza specifica; a seconda delle caratteristiche specifiche del prodotto, sia esso liquido, gel o crema, sarà possibile ideare l’applicatore ad hoc. Il concept è patent pending.

www.lameplastgroup.com/

 

 

10

Il “PHARMA MANUTENTORE 4.0”

Mauro Chiaraluce

Esisoftware

IL “PHARMA MANUTENTORE 4.0” è una piattaforma in grado di gestire Dati ed Eventi in Realtime, risultato dell’integrazione di strumenti e tecnologie innovative in ottica Industry 4.0 quali: Mobile Device, Augmented Reality, Advanced Diagnostic, Smart Assistance, Predictive Maintenance, Industrial Software.

L’evento (trigger) genera un workflow di attività utili alla gestione dell’evento, che esso sia un allarme, un ticket di manutenzione programmata o un cambio formato, verrà opportunamente classificato e dispacciato al team di appartenenza correlato a tutti i dati e documenti necessari.

Di seguito un esempio di utilizzo in ambito manutentivo:

Il principale obiettivo della ns. soluzione PHARMA MANUTENTORE 4.0 è quello di ridurre al minimo i tempi di risoluzione del problema, cercando di minimizzare inefficienze gestionali come ritardi nella comunicazione dell’allarme e nella ricerca delle informazioni; Il tutto semplicemente dotando il manutentore di un sistema in grado di reperire tali informazioni in tempo reale e di supportarlo nelle attività sul campo.

Al verificarsi del problema, infatti, il PLC e/o lo SCADA dell’impianto lo comunicano in automatico al ns. sistema, che una volta contestualizzato l’allarme, lo notifica al team/tecnico di competenza, cerca la documentazione tecnica inerente, precedentemente indicizzata (manuale, schemi elettrici, …), verifica la disponibilità delle parti di ricambio necessarie collegandosi eventualmente con il magazzino ricambi WMS e/o CMMS, propone i dati storici di manutenzione (è previsto anche il logbook) e le possibili soluzioni (Knowledge base) e invia il tutto in Real Time sul dispositivo mobile del manutentore.

Qualora i dati non risultassero sufficienti per risolvere il problema, il sistema mette a disposizione del manutentore applicazioni di Augmented Reality, 3D Virtual Reality e Remote Assistance, tramite i quali può interagire in real time con l’impianto stesso o con il tecnico specializzato che lo guida da remoto.

La stessa piattaforma viene utilizzata anche a supporto della Manutenzione Predittiva, Programmata e del Cambio formato, permettendo di reperire tutte le info necessarie e rendicontare l’attività stessa in Real Time su dispositivi mobile.

www.esisoftware.it/

 

La 59° edizione del Simposio AFI si terrà dal 5 al 7 giugno 2019, sempre al PalaCongressi di Rimini. 

www.afiscientifica.it

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