Materiali

È Made in Italy la mascherina che fa la differenza

Dalla collaborazione di tre aziende torinesi nasce OPMASK, la prima mascherina green, lavabile, certificata e interamente Made in Italy.

Durante la tragica crisi sanitaria degli scorsi mesi, un gruppo di aziende torinesi ha deciso di rispondere all’emergenza COVID-19, mettendo a fattor comune le proprie  competenze e collaborando nella creazione di un dispositivo di protezione individuale di ultima generazione. Lo straordinario risultato è la prima mascherina lavabile e certificata, interamente Made in Italy e prodotta in Piemonte a km 0.

Protagoniste dell’impresa sono tre aziende della provincia di Torino: l’ideazione e la confezione del prodotto è a opera di Oscalito il tessuto in cotone certificato è realizzato da Pertile e i filtri SMS sono prodotti da Ahlstrom Munksjö.

 

Mascherine con un valore aggiunto

Ogni giorno sono prodotte oltre 25 milioni di mascherine chirurgiche monouso, un dato preoccupante alla luce di differenti aspetti. Innanzitutto, sul versante della sostenibilità ambientale: i dispositivi di protezione individuale usa e getta, quali guanti e mascherine monouso che ogni giorno nel mondo vengono utilizzati nell’ordine di milioni a causa della pandemia, se non correttamente smaltiti, possono rappresentare una nuova minaccia ambientale per il Pianeta.

In secondo luogo, dal punto di vista medico: l’uso prolungato di tali prodotti spesso comporta conseguenze per la salute di chi le indossa, come le note reazioni allergiche dovute al contatto di fibre sintetiche con la pelle. Non da ultimo, sono evidenti i consistenti costi economici per le imprese che devono acquistare due mascherine usa e getta al giorno per ogni lavoratore.

Le mascherine Oscalito-Pertile forniscono una risposta efficace a ciascuna di queste problematiche. La composizione le rende facilmente smaltibili, anche per quanto riguarda i filtri in poliestere. La fibra naturale, inoltre, è traspirante, rendendole particolarmente indicate per la salute di chi le indossa per molte ore consecutive, soprattutto per quanto riguarda i bambini.

 

Un tessuto che elimina gli allergeni

A differenza di altri tipi di cotone, inoltre, spesso sottoposti a finissaggi chimici e interessati dagli acari della polvere, per questo particolare tessuto è utilizzata una procedura di lavaggio che elimina gli allergeni, rendendo queste mascherine biologicamente compatibili e anallergiche. Inoltre, in questo caso, con una mascherina riutilizzabile un numero indefinito di volte, i costi sono abbattuti del circa 50% rispetto all’acquisto di un prodotto monouso. Un grande vantaggio, soprattutto per tutte quelle PMI, che maggiormente compongono il nostro ecosistema produttivo, che non hanno la capacità contrattuale delle grandi multinazionali nell’acquisto di dispositivi di protezione individuale.

“Si tratta”, spiega Dario Casalini, Amministratore delegato di Oscalito, “di una soluzione semplice ma che concilia tre esigenze fondamentali, oltre alla sicurezza di indossare un dispositivo medico certificato CE:

  • la salute di chi indossa la mascherina, la cui pelle non è a contatto con la plastica del filtro, ma con il cotone che la riveste;
  • la sostenibilità ambientale, poichè il filtro removibile può essere smaltito a parte, mentre la mascherina in cotone ha una durata lunga;
  • inoltre, il costo dei filtri di ricarica è molto inferiore al prezzo delle mascherine chirurgiche usa e getta, quindi il risparmio economico è molto rilevante.” 

www.opmask.it

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio