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Novasis, reinventarsi ai tempi del Covid

Dall’ingegneria elettronica alla nascita di una nuova divisione aziendale specializzata nell’importazione e nella produzione di dispositivi di protezione individuale, È questo il cuore del cambiamento operato negli ultimi mesi dalla società italiana Novasis Ingegneria.

Specializzata in ingegneria elettronica dal 2004, Novasis Ingegneria ha operato una trasformazione delle sue attività durante il lockdown per cogliere nuove opportunità, preservare le risorse impiegate nelle sedi situate in Lombardia e in Piemonte, e rispondere alla domanda del mercato di mascherine certificate e di altri dispositivi di sicurezza.

Grazie all’innovazione, incrementando il valore aziendale e conservando organico e competenze, la società sta portando al Paese un prodotto di qualità e certificato in un momento di forte necessità come quello che stiamo vivendo. Dall’importazione di dispositivi dall’estero, la riorganizzazione ha permesso di avviare anche la produzione made in Italy di mascherine filtranti lavabili.

 

La necessità di ‘cambiare pelle’

Esperienza, flessibilità e know-how multidisciplinare hanno guidato la trasformazione delle attività della società dal lockdown in poi. Novasis ingegneria è un’azienda, con sedi in provincia di Milano (Limbiate) e di Torino (Vinovo), che sviluppa da oltre quindici anni soluzioni tecnologiche avanzate unendo la ricerca all’ingegneria. I settori in cui opera sono principalmente quelli della progettazione elettronica, dell’automotive, railway, healthcare ed embedded systems.

La crisi globale e il nuovo contesto economico hanno portato i vertici a riflettere sulla necessità di cambiare pelle, almeno aggiungendo attività fruibili creando la divisione DPI – dispositivi di protezione individuale – di fronte a una duplice considerazione: la nuova esigenza di reimpiegare in maniera proficua, dal punto di vista dell’organizzazione interna, una parte delle risorse umane in attività gestibili in telelavoro e, in termini di domanda, rispondere al grande fabbisogno di mascherine e guanti.

 

Una decisione strategica coraggiosa

“La conoscenza del mercato cinese e dei processi di import e spedizione di materiali da quell’area del mondo, ci ha permesso di prendere questa importante decisione strategica per rifornire rivenditori con un servizio dedicato ad aziende e grossisti”, afferma l’ing. Christian Carrieri, proprietario della Novasis.

La riorganizzazione operativa di un’azienda è un processo complesso; coinvolge le persone e riguarda procedure che normalmente vengono affinate in mesi e mesi di lavoro. In questa situazione, si è trattato di ristrutturarsi nell’arco di due o tre settimane di tempo in un contesto complesso a livello burocratico e normativo, in cui è stato indispensabile sapersi districare nel mix di regole europee, decreti nazionali e norme tecniche, per la peculiarità dei dispositivi e la delicatezza del momento storico.

“Abbiamo avviato la divisione con tre risorse, iniziando a selezionare e qualificare i fornitori in grado di offrire prodotti certificati dome DPI e di qualità in regime di ISO 9001. Un aspetto fondamentale per Novasis che da anni sceglie fornitori in grado di garantire il corretto svolgimento delle operazioni di dogana internazionale”, prosegue Carrieri. “Nella prima fase ci siamo concentrati nell’importazione di materiale certificato da enti notificati: dalle mascherine chirurgiche ai guanti, dai termometri ai misuratori di pressione. Successivamente, siamo stati in grado di organizzare anche la produzione di mascherine grazie alla partnership sviluppata con un’altra azienda torinese, FBLuxury, rifornendo così direttamente il mercato con le nuove TurinMask”.

 

TurinMask, mascherine filtranti lavabili certificate

Ad oggi Novasis ingegneria ha importato in Italia mascherine ffp2 per un valore di centinaia di migliaia di euro. Avviata la produzione in Italia, finora ha realizzato migliaia di mascherine filtranti lavabili. TurinMask è composta da tre strati cuciti artigianalmente in modo da consentire non solo il massimo comfort ma anche una eccellente filtrazione.

Lo strato esterno è composto da 100% cotone OEKO-TEX® prodotto secondo lo standard 100 OEKO-TEX® che certifica l’assenza di sostanze nocive alla pelle presenti nel tessuto rendendolo adatto al contatto diretto con la pelle di bambini e adulti.

Lo strato intermedio consiste in un filtro di tessuto non tessuto TNT in fibra di poliestere 100% con trattamento fluoro-carbonica idonea al contatto pelle, certificato e conforme alle normative EN10993 ed EN14683 per quanto riguarda citotossicità, biocompatibilità ed efficienza di filtrazione batterica (BFE). La parte interna a contatto con la pelle è in cotone antibatterico, certificato e conforme alla normativa EN10993.

 

Investimenti nell’area marketing

La nuova struttura organizzativa di Novasis Ingegneria ha comportato, dal punto di vista delle risorse umane, l’inserimento di una quarta persona nell’area marketing per operare su tutti i mercati in modo strutturato ed efficace. È stato predisposto un nuovo sito web e avviata la comunicazione su canali social, oltre all’apertura ormai prossima di un canale e-commerce che consentirà a Novasis Ingegneria di approcciare il target B2C, una assoluta novità per l’azienda.

Con due nuove figure la società ha attivato l’internal sales team che oggi conta sei addetti: l’attività del gruppo oggi si focalizza su operazioni di outbound marketing verso farmacie e grandi aziende e sulla creazione di un database sul sistema di customer relationship management che attualmente conta decine di migliaia di contatti. Novasis ingegneria ha inoltre dedicato una persona alla gestione dei Key account (distributori di materiale farmaceutico e grandi aziende). “Valuteremo alla fine del 2020 eventuali investimenti aggiuntivi che potrebbero riguardare l’inserimento di altre due persone, ma per poter pianificare è necessaria una condizione di stabilità del mercato e in questo momento non l’abbiamo”, conclude Carrieri.

 

A Christian Carrieri, proprietario della Novasis, abbiamo rivolto alcune domande

 

Quali sono stati i motivi che hanno portato a questa conversione produttiva e commerciale della società?

L’emergenza Covid ha bloccato totalmente le nostre attività. La paura per un futuro incerto sommata alle elevate capacità tecniche della struttura ci hanno costretto e consentito di affrontare questa nuova sfida con successo. Una piccola azienda come la nostra deve essere flessibile e globale per poter vincere le sfide, per di più in un momento drammatico come questo. L’attività non è stata riconvertita, ma ampliata.

 

Le Turinmask sono prodotti sicuri e con un alto grado di ricerca nella scelta dei materiali e delle finiture. Quali sono le loro caratteristiche tecniche?

Le Turinmask nascono dalla profonda conoscenza tecnica delle normative EN di riferimento sui DPI (dispositivi individuali EN149) e sui dispositivi medici (EN14683). Unendo i due concetti nativamente molto diversi (protezione dell’indossatore dall’ambiente per i DPI e dell’ambiente dall’indossatore per i DM), a livello tecnico abbiamo elaborato un nuovo concetto di maschera filtrante in TNT con forma avvolgente, tipico dei DPI): l’abbiamo dotata di uno strato di tessuto antibatterico lato interno, per garantire una BFE elevatissima (99% – Bacterial Filtrating Index), dando poi uno strato esterno di cotone fantasia. Il tutto unito alla particolare tipologia e forma degli elastici (tubolari e incrociabili) che la rendono confortevole da indossare per molto tempo.

In sostanza, una Turinmask filtra quello che respiriamo e ci aiuta a respirare attraverso un substrato non proliferante. E poi è confortevole e bella…

 

Quali sono state le principali difficoltà tecniche e di mercato che avete affrontato nell’entrare nel settore dei DPI?

All’inizio dell’emergenza ci siamo scontrati con un mercato affamato di DPI e DM, ma ancora non pronto a capire nel dettaglio le normative di riferimento. Per cui sia l’Agenzia delle Dogane sia le Forze dell’Ordine erano molto in difficoltà a dare consensi al’importazione. L’attenzione del legislatore si è rivolta in maniera molto forte all’evitare truffe e raggiri commercial , correttamente direi, ma a questo non è seguita con giusta tempestività una chiarezza normativa.

Per molti mesi abbiamo penato per le operazioni di sdogamento o per i controlli delle Forze dell’Ordine, ma alla fine il nostro esserci riferiti alle norme native ha premiato. Inoltre, la logistica internazionale ha avuto lunghi mesi di stallo e le spedizioni sono state veramente difficili e costose. Ad oggi, stiamo ampliando e rafforzando la nostra catena di vendita B2C affidandoci a seller internazionali dotati di logistica propria, non potendo affrontare noi questo tipo di operazioni, mentre continuiamo a gestire internamente il B2B stimolando i nostri ormai circa 30.000 clienti con email bimestrali. 

 

Quali saranno i prossimi passi di sviluppo strategico della società?

Abbiamo appena aperto la divisione PA, che si occuperà di vendere questi oggetti alla Pubblica Amministrazione partecipando a gare e inscrivendoci al portale MEPA, rafforzando la nostra capacità di vendita con maggiori quantitativi e prezzi più competitivi – ora che il mercato ce lo consente. Nel corso del prossimo anno è prevista l’espansione delle attività con l’Europa, ma stiamo ancora cercando dei distributori sufficientemente strutturati e validi.

www.novasis.it

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