Altopack conquista il “Best Packaging” 2023
Il 21 aprile scorso si è tenuta presso la sede dell’Istituto Italiano dell’Imballaggio la premiazione del “Best Packaging” 2023, che ha visto la giuria premiare come migliore tecnologia il prototipo di Packaging Machine Tending Robot presentato in anteprima mondiale da Altopack durante la scorsa edizione di Ipack-IMA.
L’Oscar dell’Imballaggio è un contest ideato dall’Istituto Italiano dell’Imballaggio che dal 1957 si tiene ogni anno di cui nel corso delle varie edizioni sono state modificate ed aggiunte diverse categorie fino ad arrivare al 2015 anno in cui si comincia a parlare di Best Packaging che ne diventa il nome ufficiale.
Quando, nel 2020, il concorso per la prima volta ha aperto all’innovazione nell’ambito delle macchine, Altopack è entrata nella rosa dei finalisti con la confezione per spaghetti a doppio fondo quadro realizzata con la rivoluzionaria macchina AOD-Ultra.
Questa volta, invece, Altopack ha ottenuto il massimo riconoscimento aggiudicandosi il premio “Innovazione e Tecnologia”.
È quindi il caso di dire ‘Due indizi fanno una prova’, perché vedersi assegnato a così poca distanza di tempo un premio tanto prestigioso non può essere una coincidenza bensì la dimostrazione di un costante posizionamento dell’azienda su sistemi di packaging complessi e di avanguardia.
È proprio per questo che, nel commentare la notizia, Giuseppe Vezzani, founder e director di Altopack, sottolinea come “Altopack da sempre ha fatto dell’innovazione tecnologica il proprio elemento distintivo ma per ottenere certi risultati occorre un’intera vita di lavoro e dedizione. L’ottenimento dell’Oscar, prima ancora delle più recenti soluzioni proposte, va a premiare tutta la nostra storia”.
Un progetto giovane, figlio di una grande tradizione
Sviluppato da Cyborg Line, realtà facente parte del gruppo Altopack, il robot ha convinto la giuria per le sue caratteristiche innovative, figlie di una cultura aziendale tesa a un continuo miglioramento e all’ideazione di soluzioni in grado di aumentare l’efficienza produttiva da ogni punto di vista: velocità, ottimizzazione delle risorse, precisione e affidabilità. Cyborg Line è una start up basata a Bologna e nata nel 2021 come spin-off di Altopack Spa, che però può già vantare un importante background, essendo inserita in un contesto internazionale, con ricercatori in stretto contatto con gli USA e la Norvegia ove ha sede il partner 1X.
Nato dal mercato per il mercato
Le funzioni del robot, che è ancora in fase prototipale e verrà ufficialmente presentato nel secondo semestre 2025, nascono per dare risposta ad un problema avvertito da tutto il mondo del packaging: eliminare quelle movimentazioni a basso carico ma ad alta frequenza, correlate all’attività dell’approvvigionamento dei consumabili, fortemente logoranti per l’operatore e senza valore aggiunto.
Unendo i vantaggi della robotica all’automazione industriale, Cyborg Line offrirà ai produttori un vantaggio competitivo proiettando robot umanoidi, macchine autonome dalle sembianze umane e capaci di interagire con l’ambiente circostante, all’interno degli spazi industriali, che saranno impiegate nella gestione dei consumabili per le linee di confezionamento e imballaggio.
Automazione, flessibilità e sicurezza
Numerosi i vantaggi derivanti dall’applicazione di tale tecnologia, tutelata da numerose privative industriali e diritti di sfruttamento in esclusiva, tra cui la riduzione dei costi di produzione e manodopera, minori rischi per la salute del personale e una maggiore efficienza e precisione. Le caratteristiche del robot sono infatti studiate per operare in sincronia con le alte velocità delle moderne macchine automatiche, senza subire alcun affaticamento e riducendo al contempo i rischi di errore e contaminazione durante il processo produttivo. L’impiego del robot promette quindi di incrementare gli indici di flessibilità, affidabilità e versatilità di una moderna linea di confezionamento.
“L’Oscar dell’Imballaggio”, dice Matteo Piras, director di Cyborg Line, “è una tappa importante all’interno di un percorso già costellato di successi e che si prevede ancora lungo. Per Altopack è soprattutto il riconoscimento di un modo di pensare e di agire che ci porta continuamente a osare nuove soluzioni anche quando sono pioneristiche se possono consentire un concreto avanzamento tecnologico.
Siamo estremamente orgogliosi di poter essere oggi ufficialmente identificati all’interno della élite di aziende che fanno leva sulla tradizione ingegneristica italiana nel campo della meccatronica per spingere sempre più in alto il prestigio del Made in Italy nel mondo”.
Altopack, Facts and Figures
È una storia recente, quella di Altopack, che raccoglie il testimone di una lunga tradizione fatta di tecnologia e innovazione. L’azienda è stata fondata nel 1999 ad Altopascio, nei pressi di Lucca, e in poco più di vent’anni è diventata un importante player nel settore food, conquistando la leadership nelle soluzioni per il confezionamento di pasta. Nel 2018 l’azienda ha aperto un’unità locale nel cuore della packaging valley a Borgo Panigale (Bologna) e nel 2019 ha acquisito Gammapack, storico brand romagnolo, estendendo così la propria offerta all’ambito del confezionamento in astuccio.
Nel 2021 il gruppo si è ampliato con il lancio di Cyborg Line, il team dedicato allo sviluppo di robot umanoidi, collaborativi e interconnessi con applicazioni nel settore del packaging. Oggi, con un fatturato superiore a 20mln di euro, forte di 40 marchi e brevetti internazionali, oltre 40 collaboratori, circa 2400 macchine installate nel mondo a 150 clienti distribuiti su 50 paesi, il gruppo Altopack rappresenta una realtà solida, in forte espansione, e sulla frontiera dell’innovazione tecnologica.
