Chimica Fine

Più efficiente e sostenibile la produzione di difenoli

La CFS Europe di Ravenna è il maggior fornitore mondiale di difenoli e derivati e produce, sulla base di una tecnologia proprietaria, circa 11.000 ton/anno fra catecolo e idrochinone. Il portfolio prodotti verticale suddiviso in quattro macro-categorie: soluzioni destinati alla shelf-life, inclusi antiossidanti; prodotti chimici ad alte prestazioni; ingredienti destinati alla salute e al benessere; additivi aromatici.

Nella sede di CFS Europe, che si trova a Ravenna, lavorano 50 persone di cui 37 nell’impianto produttivo che si estende su una superficie di 6.000 mq ed è il maggior fornitore mondiale di difenoli e derivati. La produzione, sviluppata su una tecnologia proprietaria, si avvale di un processo automatizzato e in continuo che fornisce all’incirca 11.000 ton/anno fra catecolo e idrochinone.

L’impianto è stato dotato di sistema DCS, Distributed Control System, fin dai primi anni 2000. Allo scopo di garantire ulteriore stabilità e una transizione verso sistemi smart, l’azienda ha recentemente deciso di intervenire con un aggiornamento del sistema, come spiega Massimo Cupello Castagna, AD e CEO europeo di CFS: “Nell’ambito di un progetto più ampio di miglioramento del processo produttivo in termini di qualità, efficientamento energetico e sicurezza, a fine 2020 è nata l’esigenza di aggiornare il DCS per aumentarne la stabilità e, soprattutto, renderlo in grado interfacciarsi con nuovi software di controllo e dashboard. L’iter di upgrade previsto per il 2021 è stato progettato negli ultimi mesi e diventerà esecutivo entro l’anno.”

Grazie al monitoraggio in continuo di tutti i parametri di processo che saranno abbinati a interfacce smart, l’azienda punta a un miglioramento significativo delle prestazioni dell’impianto e prevede, una volta che il sistema sarà a regime, un aumento della capacità produttiva pari a circa il 10% annuo, nonché un calo dei consumi energetici e della quantità di rifiuti pericolosi. “In più, grazie alla possibilità di implementare una manutenzione preventiva più accurata degli impianti, si potranno migliorare alcuni aspetti legati alla sicurezza operativa, riducendo altresì l’incidenza di guasti e malfunzionamenti” aggiunge Sauro Passeri, Direttore dello stabilimento.

Oltre all’aggiornamento del sistema DCS, CFS Europe ha in programma l’installazione di altri macchinari che saranno connessi al sistema in logica 4.0, in particolare, una nuova scagliettatrice per catecolo e un nuovo sistema di abbattimento sfiati organici. “L’investimento complessivo che ne deriva è stimato in circa 1 milione di euro”, ha affermato Cupello Castagna.

CFS Europe è anche impegnata in un progetto di riutilizzo degli scarti di lavorazione per la produzione di syngas tramite la tecnologia della gasificazione. Il programma, che l’azienda sta mettendo a punto in collaborazione con laboratori di ricerca nazionali ed esteri, si pone l’obiettivo di ridurre drasticamente il volume dei rifiuti destinati a recupero termico mettendo in atto una valorizzazione in ottica di economia circolare.

Infine, va sottolineato che tutti i progetti descritti rientrano in un piano di sostenibilità di più ampio respiro – in particolare in linea con i punti 12 e 13, rispettivamente “Consumo e Produzioni Responsabili” e “Lotta contro il cambiamento climatico – previsti dagli SDGs (Sustainable Development Goals) dell’Agenda 2030. Tale programma è stato sottoscritto da 193 Paesi membri delle Nazioni Unite e prevede 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale ed istituzionale entro il 2030.

www.camlinfs.com/cfseurope

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