Industria Chimica

Cracker of the Future: anche Versalis e Repsol aderiscono al consorzio

Due nuovui membri sono entrati a far parte del consorzio europeo Cracker of the Future: si tratta dell’italiana Versalis e della spagnola Repsol.  Assieme ai membri fondatori Borealis (membro del Gruppo OMV), BP e TotalEnergies SE, il consorzio copre così circa 1/3 della capacità di steam-cracking dell’Unione Europea, disponendo di impianti in Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna e Svezia.

Obiettivo del consorzio Cracker of the Future è quello di accelerare lo sviluppo di una tecnologia innovativa per l’elettrificazione del processo di steam-cracking. che permette una riduzione sostanziale delle emissioni di gas serra.

Attualmente i cracker europei operano prevalentemente sulla base di materie prime liquide, come la nafta, o leggere, come il GPL e l’etano, provenienti dalla raffinazione del petrolio e dai gas naturali liquefatti. I cracker elettrici potranno, inoltre, convertire bionafta e olio da pirolisi da plastiche di scarto (riciclo chimico) e favorire quindi percorsi chiave per l’economia circolare.

Layout di un cracker elettrico

Secondo il consorzio, la realizzazione di questa tipologia di impianto richiederà una partnership tra pubblici e privato. Le attività del consorzio sono coordinate dal Brightlands Chemelot Campus e le aziende  produttrici di olefine metteranno a disposizione del consorzio risorse e competenze.

I membri del Consorzio Cracker of the Future

 

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