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Biotech applicato alla salute: settore strategico e in continuo sviluppo

Come dare valore al Life Science in Italia?

Se ne è parlato oggi nell’evento “Biotech, il futuro migliore. La salute oltre gli slogan” un incontro per addetti ai lavori e Istituzioni che si è soffermato, in particolare, sul tema della ricerca clinica e dell’accesso, individuando possibili azioni per riportare l’Italia a competere nel panorama internazionale e soprattutto per consentire ai pazienti un rapido accesso a terapie innovative, con connessi risparmi per il SSN, se si considera che per ogni euro investito dalle aziende in studi clinici c’è un beneficio economico per il SSN di 3 euro.

Un settore che si stima triplicherà entro il 2028, che già nel 2021 produce il 35% dei prodotti farmaceutici venduti e che sviluppa il 40% dei nuovi farmaci. Il biotech applicato alla salute è un comparto in costante sviluppo a livello globale che ha saputo dare, con vaccini, diagnostica e biofarmaci, concrete soluzioni in tempo di pandemia e che oggi sembra essere la strada più rapida ed efficace per rispondere alle nuove urgenti sfide di salute: come quelle in ambito oncologico, o di crescente rilievo clinico ed epidemiologico, come le malattie neurologiche e degenerative.

Report EY – Dare valore al Life Sciences in Italia

Report “Le imprese di biotecnologie in Italia” 2022

“La Salute oltre gli slogan” è un evento del progetto “Biotech, il futuro migliore – Per la nostra salute, per il nostro ambiente, per l’Italia” inaugurato nel 2020 con l’obiettivo di diffondere consapevolezza e conoscenza sulle enormi possibilità offerte da un settore industriale che possiede tutte le caratteristiche necessarie per essere un volano a supporto sia della competitività delle nostre aziende che della Ripresa e della Resilienza dell’intero Paese.

L’evento è realizzato da Assobiotec con il supporto di StartupItalia e grazie al sostegno di AbbVie, AGC Biologics, Alexion, Aptuit, Biosphere, Chiesi, DiaSorin, Genenta Science, Genextra, Gilead, IRBM, Miltenyi Biotech, Novartis, Rottapharm Biotech, Sanofi, Takeda, UCB, ZCube.

Il commento ai nuovi dati EY

“Quello del biofarmaceutico, ci confermano nuovi dati EY, è un mercato estremamente interessante con prospettive di sviluppo nel prossimo futuro concrete. Si stima che il settore biotech nelle Life Science passerà da 223 miliardi di euro nel 2020 a 731 miliardi nel 2028”, ha commentato Fabrizio Greco presidente di Assobiotec, Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie che fa parte di Federchimica,

Fabrizio Greco, presidente di Assobiotec

“Purtroppo, però, nel nostro Paese, nonostante la riconosciuta eccellenza nella ricerca di base e nel capitale umano, ci sono tanti blocchi che sono una reale minaccia allo sviluppo del settore”

Basta, infatti, paragonare alcuni nostri numeri con quelli di Paesi a noi anche molto vicini per capire come il rischio di essere esclusi da questa rivoluzione in medicina sia forte e concreto.

Gli investimenti in R&S nelle Life Science in Italia valgono, nel 2020, 1.660 milioni di euro rispetto ai 4.451 della Francia e ai 7.813 della Germania. Quelli in VC Biotech Life Science, seppure in crescita di circa il 50% rispetto al 2019, si attestano a 62 milioni rispetto agli 884 in Francia (cresciuti qui dell’88% rispetto al 2019).

Nella ricerca clinica scontiamo poi il ritardo nell’implementazione del Regolamento Europeo sui Clinical Trial che prevede, tra le altre cose, un numero massimo di 40 Comitati Etici entro la fine del 2022 e noi, a fine novembre, ne abbiamo ancora 90. Per non parlare delle tempistiche di approvazione dei nuovi stabilimenti produttivi e dell’accesso alle cure: ai 429 giorni di time to availability 2017–2020 nazionali (in Germania sono 133 giorni) si devono aggiungere 300 giorni, in media, per l’accesso regionale.

“Tempi decisamente troppo lunghi”, conclude Greco, “per pensare che il Paese possa essere attrattivo e competitivo. Ecco perché chiediamo alle Istituzioni, con urgenza, interventi di sistema e di riconoscere il valore dell’innovazione anche quando questa diventa prodotto.”

Istituzioni, addetti ai lavori e industria biotech si sono confrontati per dare valore alle Life Science in Italia nella cornice dell’evento “Biotech il futuro migliore. La salute oltre agli slogan” organizzato da Federchimica Assobiotec.

Stefano Ferri, Partner Life Sciences di EY in Italia: “Il biotech Life Science rappresenta un settore in forte crescita e ad alta innovazione che necessita di un’ampia combinazione di competenze e qualificazioni specifiche.

Si stima che nel Paese ci sarà una significativa crescita occupazionale negli anni futuri, ma sarà fondamentale consolidare lo studio di discipline tecnico-scientifiche per attrarre e investire nei talenti di oggi e di domani

L’Italia è un polo biotecnologico di eccellenza in Europa per la produzione di farmaci, di cui il 97% è destinato all’export, ma per mantenere questo primato è necessario puntare ad una semplificazione delle procedure autorizzative per l’apertura di nuovi stabilimenti nel Paese oltre a consolidare gli investimenti in R&D.

In questo contesto, il PNRR rappresenta un’opportunità senza precedenti per il sistema sanitario nazionale a cui sono destinati circa l’8% dei finanziamenti stanziati sul totale delle risorse del Piano. Tuttavia, è fondamentale continuare a sostenere la spesa corrente per il settore sanitario di cui però le previsioni economiche sul PIL stimano un trend in diminuzione nei prossimi anni.”

Tavola Rotonda (I) – “Eccellente, essenziale, sottovalutata. La ricerca clinica in Italia” 

Maurizio de Cicco, Presidente e Amministratore Delegato di Roche Italia

Sono fermamente convinto che lavorare sulla ricerca clinica sia uno dei maggiori investimenti che possiamo fare, non solo per la Salute ma per l’intero Sistema Paese. Abbiamo imparato in questi anni quanto Salute ed Economia vadano di pari passo, per cui dobbiamo lavorare nell’ottica di ripartire da questa consapevolezza. Dobbiamo cogliere l’opportunità che è alla base del PNRR e alimentare una sinergia di intenti per una crescente e più proficua partnership pubblico-privato come uno dei pilastri sui quali costruire il futuro.

Marco Baccanti, Direttore Generale Fondazione ENEA Tech e Biomedical

Grazie alla qualità dei nostri centri, la ricerca clinica in Italia sarebbe sicuramente in grado di attirare una ben maggiore aliquota di studi e investimenti internazionali, ma solo a patto di riuscire a diventare più veloci ed efficienti con i nostri processi autorizzativi

Tavola Rotonda (II) – “Accesso alle cure. Come pensarlo e ripensarlo?”

Annarita Egidi del Consiglio di Presidenza Assobiotec-Federchimica

L’innovazione biotech viaggia a velocità straordinaria e sta letteralmente rivoluzionando i modelli di presa in carico e trattamento dei pazienti. Ma perché questa innovazione arrivi ai cittadini, in tempi ragionevoli e uniformi su tutto il territorio nazionale, è necessario creare un ambiente favorevole che preveda un adeguato finanziamento della spesa farmaceutica, la rimozione degli ostacoli che, specie a livello regionale, rallentano l’accesso alle terapie disponibili, e che possa superare i vecchi modelli di pagamento a favore di nuovi che permettano di valorizzare appieno l’efficacia del trattamento e i conseguenti benefici nel tempo.

Annamaria Parente, già Senatrice della XVIII Legislatura e Presidente della XII Commissione Igiene e Sanità

Accesso alle cure identico in tutte le regioni italiane per non creare discriminazioni tra i pazienti e le loro famiglie. Intervenire sulle norme di bilancio, anche a livello europeo, per considerare alcune spese in sanità, ad esempio i farmaci innovativi, come investimento e non spesa. La salute come “difesa” di un paese. Semplificare iter per approvazione farmaci considerando i grandi cambiamenti tecnologici in atto. Costruire una “politica industriale” di sostegno all’intera filiera della salute, dalla ricerca, alla produzione di farmaci, dalla commercializzazione, al sostegno all’innovazione.

Assobiotec Media Award a Claudio Cerasa, Direttore de Il Foglio

L’evento è stato anche l’occasione per l’assegnazione dell’Assobiotec Media Award a Claudio Cerasa. Direttore de Il Foglio.

Il premio – un riconoscimento che dal 2014 viene assegnato ai/alle giornaliste che si sono particolarmente distinti nella divulgazione delle biotecnologie, della ricerca scientifica e del trasferimento tecnologico – è stato assegnato a Claudio Cerasa “per aver ispirato la linea del giornale, da sempre volta a promuovere un aggiornamento e un approfondimento costante sui temi della scienza, con particolare spazio dato alle biotecnologie in tutte le loro diverse aree di applicazione”

www.assobiotec.federchimica.it

 

 

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