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Bergaglio (Unionplast): la plastic tax è illiberale, bene lo stop

“Bene lo stop alla plastic tax annunciato dal Mef (il Ministero dell’Economia e delle Finanze, NdR). Ribadiamo che si tratterebbe di una tassa illiberale sproporzionata rispetto ai risultati del settore in termini di sostegno all’economia nazionale, tanto più in considerazione del clima di generale preoccupazione date le previsioni di contrazione del PIL. La plastic tax andrebbe a impattare negativamente su numerose filiere industriali, quali quella agricola, quella alimentare, quella cosmetica, solo per citarne alcune tra le più rilevanti, dove gli imballaggi in plastica sono fondamentali per la produzione e il business”. Lo dichiara il Presidente di Unionplast e Vice-presidente di Federazione Gomma Plastica, Marco Bergaglio.

“Sulla nostra industria”, continua Bergaglio, “pesa inoltre la complessa ‘discussione’ europea sul Regolamento Imballaggi e Rifiuti da Imballaggio. L’incertezza creata da questa tassa, a partire dall’annuncio nel 2019, benché a tutt’oggi inapplicata, ha creato forti criticità al nostro settore che da anni investe sulla sostenibilità ambientale senza trascurarne gli aspetti sociali ed economici, secondo i quali la sostenibilità medesima deve necessariamente essere declinata”.

Necessarie politiche centrate sul recupero e riciclo, anche chimico, delle materie plastiche

Marco Bergaglio, Presidente di Unionplast e Vice-presidente di Federazione Gomma Plastica

“Tutti i dubbi mai risolti su questa tassa, formato accisa, permangono: una tassa”, aggiunge il Presidente di Unionplast, che non restituisce neanche un centesimo per il raggiungimento di obiettivi ambientali e che aprirebbe rilevanti problemi di concorrenza con l’estero nei flussi di approvvigionamento di materie prime seconde, poiché la tracciabilità di queste, se è certa in Europa, non lo è altrettanto in altre aree del mondo.

Una sperequazione anche tra efficacia ed efficienza dell’imposizione fiscale: la spesa per rendere operativo il sistema di implementazione e controllo difficilmente riuscirebbe a essere coperto dalle entrate che presumibilmente continueranno a calare (maggior utilizzo di materiale riciclato, riduzione/sostituzione degli imballaggi in plastica causa SUP, PPWR, marketing/greenwashing)”.

“Il nostro Paese, che ha affrontato la discussione europea su Regolamento imballaggi in maniera scientifica opponendosi a misure contrarie agli importanti risultati ottenuti dal nostro sistema industriale, ora dovrà seriamente pensare a politiche industriali fondate sui numeri, sulla razionalità e sulla scienza, puntando all’abolizione della Plastic tax e impostando politiche serie di sostenibilità centrata sul recupero e riciclo, anche chimico, delle materie plastiche”, conclude Bergaglio.

Unionplast è l’associazione nazionale di categoria dei trasformatori di materie plastiche, aderente, per il tramite della Federazione Gomma Plastica di cui è parte, a Confindustria. Nata nel 1945, è aperta a tutte le imprese interessate all’industria delle materie plastiche e delle resine sintetiche.

Ad oggi conta 290 aziende associate che rappresentano 21.208 addetti. Dalla sua fondazione Unionplast opera per difendere e promuovere il comparto dei prodotti realizzati con materie plastiche e resine sintetiche, offrendo un servizio di consulenza, ascolto e supporto alle richieste specifiche delle aziende del settore.

www.federazionegommaplastica.it/chi-siamo/unionplast

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